Post#17 - Le 'Posizioni Costanti' dei francobolli toscani - Granducato Prima Emissione Parte I

 

 In collaborazione con il sito di filatelia curato da Roberto Monticini www.ilpostalista.it

 

Le tavole di stampa dei francobolli granducali

L’esistenza delle tavole di stampa dei francobolli toscani discende direttamente dal procedimento con cui questi furono prodotti, processo che possiamo riassumere per macro-punti come segue e che è illustrato nell’immagine di figura 1.

1.      Assemblaggio di un quadro formato da 240 cliché della vignetta e 240 cliché per il tassello del valore che si doveva stampare;

2.      Creazione di un calco in gesso della composizione totale detto ‘fano’;

3.      Colatura di una miscela metallica basso fondente sul ‘fano’ per realizzare l’effettiva matrice di stampa;

4.      Utilizzo della matrice metallica per la stampa dei fogli da 240 esemplari.

Figura 278 – Fasi principale della produzione dei francobolli toscani

È chiaro che già dal momento della formazione del ‘fano’, le posizioni dei cliché, della vignetta e del tassello del valore, non potevano più essere modificate e rimanevano tali per tutto il tempo in cui la matrice metallica fu utilizzata.

Se la matrice metallica prodotta al punto 4, che rappresenta la vera e propria tavola di stampa per una specifica tiratura, fu utilizzata per stampare duecento fogli da 240 esemplari di un certo valore, è ovvio che in questi duecento fogli, le varietà associate ai vari cliché, avranno occupato sempre le stesse posizioni nel quadro dei 240 esemplari.

Se prendiamo ad esempio l’”ovetto” come varietà ed ipotizziamo che questo in una determinata tavola di stampa occupasse la posizione 180 e che con quella tavola di stampa furono stampati 200 fogli da 240 esemplari del 6 crazie di colore indaco, se ne deduce che in circolazione furono messi 200 francobolli del valore da sei crazie color indaco nella varietà “ovetto”, tutti con una filigrana tale da ricondurre sempre alla posizione 180.

Ho voluto denominare questi francobolli come posizioni costanti in analogia ad uno dei nomi dati alle varietà di cliché, ovvero “difetti costanti”. Come vedremo in questo contesto ad essere costanti non sono solo i ‘difetti’ dei cliché ed eventualmente dei tasselli del valore, ma anche le ‘posizioni’ che questi occupavano nel quadro di stampa.

È opinione diffusa che le tavole di stampa per i francobolli toscani non esistano o che comunque non si possa parlare di effettive ‘tavole di stampa’, al contrario di quanto avviene per altri stati preunitari.

Per il tempo relativamente lungo di circolazione dei francobolli di Toscana, la richiesta di francobolli ha necessitato di più tirature per alcuni dei valori e quindi verosimilmente della produzione di più tavole di stampa per ogni valore.

A differenza di come accade per altri ASI per i quali esistono fogli interi o blocchi molto estesi, per la Toscana questi sono molto rari o non esistono proprio. Per poter ipotizzare quindi la ricostruzione di una specifica tavola di stampa, ci occorre un metodo per identificare in modo inequivocabile un certo cliché ed un metodo per determinarne la posizione nel quadro dei 240 esemplari.

Il primo metodo è stato fornito dai lavori sulla caratterizzazione delle varietà di cliché, mentre il secondo è descritto negli articoli sul plattaggio dei francobolli della prima emissione e della seconda emissione pubblicati recentemente.

Esistono molti esempi di quelle che abbiamo definito come posizioni costanti e di seguito ne vengono descritti alcuni.

Elenchiamo di seguito le caratteristiche che posseggono i francobolli che provengono dalla stessa tavola di stampa e che rappresentano esempi della stessa posizione costante:

-       Stesso cliché per la vignetta: ovvero stesse micro-caratteristiche individuali definite nell’ambito della caratterizzazione delle varietà di cliché

-       Stesso cliché per il tassello del valore: ovvero stesse micro-caratteristiche individuali del tassello del valore che deviano dal disegno standard, se presenti

-       Stesso intorno: ovvero stesse varietà nei francobolli attigui quando visibili o identiche caratteristiche anche se occasionali

-       Stessa posizione: Identificata univocamente tramite la filigrana e/o elementi tipografici

Se due francobolli presentano stesso cliché per la vignetta e caratteristiche identiche per il tassello del valore che differiscono per uno o più elementi dal disegno standard originario, molto probabilmente si tratta di una posizione costante, se tutti gli altri elementi, come caratteristiche tipografiche, filigrana e intorno sono in accordo o perlomeno non sono in contrasto con tale ipotesi.

 

Prima emissione granducale

Caso#40 – 4 crazie Mb1 “fumetto”

Vediamo il caso dei due francobolli da quattro crazie della prima emissione di figura 279. Entrambi derivano dallo stesso cliché per la vignetta e quasi certamente anche con dallo stesso cliché per il tassello del valore. La vignetta è riconoscibile in quanto presenta una delle varietà più conosciute e riconoscibili, ovvero quello che comunemente è chiamato “fumetto”, codificata come Mb1 dal manuale Calcagno-Morani.

Figura 279 – Due esemplari del valore da quattro crazie della prima emissione (#095 a destra) con varietà Mb1

Il tassello del valore sembra anch’esso essere lo stesso per i due francobolli, supposizione supportata dalla presenza in entrambi in una piccola falla di colore a sinistra della lettera ‘c’ della parola ‘crazie’ (dettaglio 1 di figura 1).

Già di per sé un francobollo granducale originato dagli stessi cliché per la vignetta e per il tassello del valore è stato stampato verosimilmente con la stessa tavola di stampa, in quanto la probabilità che smontando e rimontando completamente la composizione dei 240 un dato cliché della vignetta finisca accoppiato con lo stesso cliché per il tassello del valore è decisamente molto bassa, anche se non nulla.

La falla 1 potrebbe altresì essersi originata al momento della produzione della matrice metallica (passaggio 3) e non essere presente sin dall’inizio sul cliché originario.

Proviamo a determinare la posizione che i francobolli occupavano nel foglio originario dei 240 esemplari. In figura 280 è evidenziata la filigrana dei due francobolli tramite immagine in trasparenza.

Figura 280 – Immagine in trasparenza dei due francobolli di figura 279

Per entrambi i francobolli la filigrana risulta al Verso, Dritta e mostra gran parte del trittico apicale di perle della nona corona. Utilizzando la sovrapposizione S01 si determina che entrambi i francobolli occupavano la posizione 131, come mostrato in figura 281.

Figura 281 – Sovrapposizione della S01 con il verso del francobollo di destra di figura 279

I francobolli esaminati in questo caso, oltre ad essere stati originati dallo stesso cliché per la vignetta e per il tassello del valore, occupavano anche la stessa posizione nel foglio da 240 esemplari. Se ne deduce quindi che i pezzi provengano dalla stessa tavola di stampa e che quindi la posizione 131 per una delle tavole di stampa che produsse i francobolli del valore da quattro crazie della prima emissione fosse occupata dal cliché Mb1, ovvero il “fumetto” e che quindi quella posizione risulta plattata.

Da notare che solo per caso la filigrana dei due francobolli è praticamente identica nei due casi, in quanto per entrambi il foglio fu posizionato nello stesso modo rispetto alla matrice inchiostrata. Lo stesso sarebbe potuto anche essere posizionato in uno degli altri tre modi possibili, ma la posizione del francobollo nel quadro dei 240 esemplari non sarebbe cambiata.

 

Casi#41 – Stessa varietà per differente posizione con differente colore

Caso#41a - 2 crazie azzurro Mc5 “ovetto”

Esaminiamo il caso dei due francobolli da due crazie della prima emissione di figura 282, nella varietà Mb5, ovvero l’“ovetto”. Come nel caso precedente si può dimostrare che anche il tassello del valore proviene molto probabilmente dallo stesso cliché (dettaglio 2).

Figura 282 – Due esemplari del valore da due crazie della prima emissione nella varietà Mc5

Proviamo a determinare la posizione nel quadro di stampa dei due pezzi. Come possiamo vedere in figura 283, anche in questo caso la filigrana è identica, salvo le frequenti variazioni dovute al non perfetto posizionamento del foglio di carta.

Figura 283 – Filigrana vista in trasparenza dei due esemplari da due crazie di figura 282

Entrambi i francobolli presentano la solcatura della filigrana al Recto, Capovolta e questa mostra la parte centrale della terza corona. Come evidenziato in figura 284 i francobolli occupavano la posizione 195.

Figura 284 – Sovrapposizione della S04 con la trasparenza di uno dei valore da 2 crazie nella varietà Mb5

Dato quanto mostrato possiamo affermare che i due francobolli da due crazie sono stati originati dalla stessa tavola di stampa e che la posizione 195 di detta tavola che fu utilizzata per una delle tirature del valore da due crazie della prima emissione è plattata dalla varietà Mb5, ovvero l’”ovetto.

Caso#41b – 2 crazie verde Mc5 “ovetto”

Questa volta studiamo il caso di esemplare da due crazie della prima emissione, anche questo, come i precedenti, nella varietà “ovetto” (Mb5). Mentre i due francobolli descritti al caso#02a furono stampati con inchiostro azzurro, in questo caso la tinta è di colore verde (figura 285).

Figura 285 – Esemplare del valore da due crazie prima emissione di colore verde nella varietà Mb5 (ovetto)

Esaminiamo la filigrana e determiniamo la posizione del quadro di stampa. Si tratta di una modalità Verso-Dritta ed è visibile parte della nona corona. La posizione come risulta dal confronto con la S01 dovrebbe essere la 145 (figura 286). Si tratta quindi dell’angolo del blocco centrale basso sinistro.

Figura 286 – Sovrapposizione della S01 con la filigrana del francobollo di figura 8

I casi #02a e #02b vogliono sottolineare come, data una stessa varietà, l’ovetto nel caso specifico e dato lo stesso valore, il due crazie della prima emissione, se il francobollo ha la stessa tinta anche la posizione è la stessa (colore azzurro, posizione 195, caso#02a), cambiando tinta anche la posizione cambia (colore verde, posizione 145, caso#02b).

 

Caso#42 – 6 crazie Mc5 “ovetto”

In questo caso esaminiamo due esemplari del valore da sei crazie della prima emissione. I due francobolli si presentano nella varietà Mb5 (ovetto) e anche in questo caso è possibile dimostrare che il tassello del valore è lo stesso per entrambi i pezzi (dettagli 3, 4 e 5).

Figura 287 – Due esemplari del valore da sei crazie prima emissione nella varietà Mb5 (ovetto)

Figura 288 – Filigrana degli esemplari di figura 287

Come si può vedere dalla figura 288, la filigrana dei due esemplari del sei crazie è praticamente identica, a meno delle usuali variazioni minime di posizione. In entrambi i casi questa è al Verso e Dritta, mostra parte della quinta corona e la posizione, determinata per confronto con la S01, risulta essere la 105 (figura 289).

Figura 289 – Confronto tra la S01 e la filigrana dei valori da sei crazie

Anche in questo caso siamo di fronte a due esemplari dello stesso valore originati dallo stesso cliché per la vignetta, stesso cliché per il tassello del valore, colore simile ed eccezionalmente stessa identica filigrana. Chiaramente possiamo affermare che entrambi gli esemplari provengono dalla stessa tavola di stampa.

Caso#43 – 6 crazie C50 angolo di foglio basso sinistro

Tornando ai valori da sei crazie della prima emissione, vogliamo segnalare un altro caso per il quale la posizione è ricorrente. L’esemplare di figura 13, nella varietà C50, occupa la posizione 225 del quadro di stampa, ovvero l’angolo in basso a sinistra. Ciò è confermato dall’ampio margine a sinistra che lo posizionano senza dubbio al bordo del foglio e dalla filigrana, della quale è visibile una sola linea orizzontale nella metà superiore del francobollo (figura 291).

Figura 290 – Esemplare da sei crazie nella varietà C50

 

Gli elementi sopra descritti da soli sarebbero di per sé sufficienti a posizionare il francobollo nell’angolo in basso a sinistra. Il margine inferiore ampio potrebbe far pensare ad un interspazio di gruppo, ma questa ipotesi non è compatibile con la filigrana: se si trattasse di un angolo basso a sinistra del gruppo superiore o del gruppo centrale, la filigrana dovrebbe presentarsi in modo decisamente diverso.

Figura 291 – Filigrana dell’esemplare da sei crazie nella varietà C50

Si conoscono altri esemplari del sei crazie di questa colorazione e in questa varietà che chiaramente occupano la posizione d’angolo basso a sinistra, alcuni che mostrano anche la riga di composizione a sinistra. Purtroppo, non siamo in grado di mostrare nessuna immagine di questi pezzi.

Ad ogni modo, anche in questo caso, la posizione della tavola di stampa utilizzata per la produzione del sei crazie di questa colorazione è plattata con la varietà C50.

 

Caso#44 – 9 crazie bruno scuro Mc1 “triangolo su scudo”

Riportiamo ora il caso di due esemplari del valore da nove crazie della prima emissione, entrambi nella varietà “triangolo sullo scudo”, codificato come Mc1 ed entrambi di colorazione simile (figura 292).

Figura 292– I due esemplari del valore da nove crazie nella varietà Mc1

I francobolli originano ovviamente dallo stesso cliché della vignetta, ma in questo caso non sono presenti elementi per affermare che anche il cliché del tassello del valore all’origine sia lo stesso.

I due francobolli presentano però una caratteristica che li accomuna, ovvero la piccola macchia di colore in basso all’ornato in angolo 4 che non rientra tra le deformazioni distintive della varietà Mc1 (dettaglio 6). Molto probabilmente tale macchia è un particolare risultante da un’inclusione tipica di quella matrice di stampa utilizzata per la realizzazione della tiratura di cui fanno parte i due esemplari, quindi occasionale, ma che permette di affermare che molto verosimilmente i due pezzi provengono dalla stessa tavola di stampa.

Figura 293 – La filigrana dei due francobolli da nove crazie nella varietà Mc1

La filigrana dei due pezzi riportata in figura 293 è compatibile con l’ipotesi che i due pezzi provengano dalla stessa tavola e addirittura dalla stessa configurazione della filigrana, ma non permette purtroppo di determinare con certezza la posizione di questi nel quadro dei 240 esemplari.

 

Caso#45 – 9 crazie bruno scuro Mc6 “zainetto”

Rimanendo sul valore da nove crazie della prima emissione, presentiamo un caso interessante della varietà conosciuta come “zainetto”, ovvero la Mc6, presente nei tre esemplari di figura 294.

 

Figura 294 – I tre valori da nove crazie nella varietà Mc6, “zainetto”

Questo caso è interessante in quanto i tre francobolli originano dallo stesso cliché per la vignetta, molto probabilmente dallo stesso cliché del tassello del valore, ma non tutti e tre presentano la stessa filigrana (figura 295).

Figura 295 – La filigrana dei tre valori da nove crazie di figura 294

Il francobollo di sinistra e quello centrale presentano filigrana al Recto e Dritta, mentre per quello di destra la solcatura è al Verso e Dritta. I primi due mostrano frammenti della decima corona, mentre nel terzo è visibile parte della dodicesima.

Per la determinazione della posizione nel quadro di stampa occorre utilizzare la S03 per i primi due francobolli e la S01 per il terzo (figura 296).

Figura 296– Determinazione della posizione dei tre francobolli nella varietà Mc6

Per tutti e tre gli esemplari, la posizione è invariabilmente la 196, nonostante la filigrana non sia sempre la stessa. Questo è possibile perché, anche se la tavola di stampa da cui provengono i tre esemplari sia la stessa, nei primi due casi il foglio fu posizionato in un modo, mentre nel terzo caso fu posizionato in un altro degli altri tre possibili. Come detto però la tavola di stampa fu la stessa e quindi anche la posizione della varietà Mc6 (zainetto) che occupava la 196, posizione che per questa tavola di stampa risulta quindi plattata.

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