Post#05 - Le varietà C23, D4, C4 e D6 dei francobolli granducali

 



Una striscia di tre con tre varietà (#372)

In Figura 50 è riportata una striscia orizzontale di tre esemplari dell’1 crazia prima emissione, annullata con due impronte del muto a cinque barre in nero di Firenze. Questo pezzo è stato scelto per illustrare le varietà C23 (F13), D4 (C8) e C4 (Mb5), in quanto i tre francobolli che la compongono portano, da sinistra verso destra, esattamente queste “variazioni sul tema” del Marzocco granducale.


Figura 50 – Il multiplo orizzontale di tre esemplari della crazia prima emissione #372 in cui i francobolli sono presenti nelle varietà C23, D4 e C4 (da sinistra)

La discussione riguardo la varietà C23 darà l’occasione per presentare un pezzo, una coppia verticale, che oltre a questa varietà discussa in questo paragrafo, contiene, nell’altro esemplare, la D6 (F12). Seguirà quindi la discussione anche di quest’ultima.

Varietà C23 (F13)

In Figura 51 sono riportati i due pezzi della Collezione che presentano la varietà C23, la striscia di tre esemplari dell’1 crazia prima emissione #372 nell’esemplare di sinistra e la coppia verticale del sei crazie seconda emissione #474 nell’esemplare superiore.


Figura 51 – La Composizione 2, formata dalla striscia orizzontale di tre esemplari dell’1 crazia prima emissione, recanti le varietà C23, D4 e C4 (a destra) e la coppia verticale del sei crazie seconda emissione con i francobolli nelle varietà C23 e D6 (a sinistra)

In Figura 52 è riportato lo schema a blocchi che funge da mappa nell’identificazione delle varietà discusse in questo post e presenti nei francobolli della Composizione 2 di Figura 51.


Figura 52 – Schema a blocchi (Mappa 2) per l’identificazione delle varietà dei cinque francobolli della Composizione 2 di Figura 51

La varietà C23 è ben riconoscibile dalla caratteristica deformazione dello spigolo superiore sinistro, congiunzione dei Segmenti 2 e 3 della cornice esterna, evidenziato in Figura 53 come dettaglio 29. La deformazione interessa sia il Segmento 2 nella parte superiore, sia il Segmento 3 nella sua porzione di sinistra, nei modi evidenziati in figura.

 

Figura 53 – Caratteristica deformazione dello spigolo superiore sinistro della cornice esterna della varietà C23, indicata come dettaglio 29

In Figura 54 è evidenziato il dettaglio 30, caratteristica indicata come secondaria da LG, che interessa la parte superiore del Segmento 4 della cornice esterna. Si tratta di un leggero avvallamento della linea di cornice dall’esterno verso l’interno all’altezza della parte inferiore dell’Ornato 3.


Figura 54 – Dettaglio 30, altra caratteristica della varietà C23

LG menziona una caratteristica leggera deformazione dello spigolo basso destro, congiunzione dei Segmenti 4 e 5 presente nel cliché all’origine della varietà C23, non riscontrabile nei due esemplari mostrati in questo post.

 

Varietà C4 (Mb5)

In Figura 55 sono mostrati gli esemplari presenti in Collezione nella varietà C4. Essendo i francobolli interessati dalla variante quasi sempre facenti parte di un multiplo orizzontale, la composizione grafica è stata montata in modo che questi risiedano tutti allineati sulla stessa colonna, quella più esterna a destra.

 

Figura 55 – La Composizione 3 formata dai pezzi della Collezione che presentano i francobolli nella varietà C4 (tutti allineati verticalmente a destra)

In Figura 56 è riportata la Mappa 3 rappresentante i pezzi della Composizione 3 di Figura 55, dove sono riportate le varietà C4, D4, C23 e G16.


Figura 56 – La Mappa 3 costruita per l’identificazione delle varietà contenute nella Composizione 3 di Figura 55

 

In Figura 57 sono riportate le caratteristiche più evidenti e che a colpo d’occhio permettono di riconoscere il francobollo granducale nella varietà C4, ovvero le interruzioni del Segmento 3 della cornice esterna numerate come Dettagli 31, 32 e 33. Tali interruzioni si trovano nella metà sinistra del Segmento 3, la prima all’estrema sinistra, le altre due più spostate verso il centro del segmento stesso.


Figura 57 – Le tre caratteristiche interruzioni del Segmento 3 nella varietà C4 dei francobolli granducali

 

Nei manuali vengono riportate per questa varietà anche alcune particolarità della Dicitura 3, ma negli esemplari in mio possesso non si evidenziano dettagli costanti in questa zona, come si può vedere in Figura 58.


Figura 58 – Ingrandimento comparativo della Dicitura 3

 

Tipiche invece della varietà C4 sono delle piccole falle circolari che possono trovarsi in posizioni tipiche nella vignetta, nella metà superiore di fronte e di spalle al leone. Questa caratteristica è all’origine del nome con cui talvolta è conosciuta, ovvero “vignetta stellata”, per l’effetto che queste piccole assenze di stampa danno nella zona della vignetta che dovrebbe essere uniformemente colorata a rappresentare appunto il cielo notturno.


Figura 59 – Ingrandimento comparativo della porzione superiore della vignetta della varietà C4 con evidenziati i dettagli 40, 41 e 42

Alcune di queste falle sono visibili negli esemplari in mio possesso e sono indicati in Figura 59 come Dettagli 34, 35 e 36. La visibilità o mono di questi particolari dipende molto dal livello di inchiostrazione e dal tipo di inchiostro utilizzato per la stampa dei francobolli.

 

Varietà D4 (C8)

Il francobollo centrale del pezzo #372 presenta infine la varietà D3, riscontrata anche nel francobollo di sinistra della coppia orizzontale #121 dell’1 crazia prima emissione annullata con due mezze impronte ed una impronta completa del muto a sigillo di Seravezza, e nell’esemplare del due crazie prima emissione su frammento annullato in nero con il P.D. ombreggiato di Livorno #230, rappresentati nella Composizione 4 di Figura 60.

 


Figura 60 – I tre esemplari della Collezione presenti nella variante D4 disposti nella Composizione 4

Per continuità e coerenza con quanto fatto finora, anche per la Composizione 4 è stata creata una Mappa, riportata in Figura 61, dove sono evidenziate le posizioni dei francobolli presenti nella varietà D4.


Figura 61– La mappa 4 a schematizzare la disposizione degli esemplari nella varietà D4 della Composizione 4

Anche questa varietà è di solito facilmente riconoscibile grazie all’interruzione tipica del Segmento 3 della cornice esterna. Si presenta come un taglio del Segmento in direzione diagonale come fosse effettuato a partire dall’alto a sinistra verso il basso a destra. L’interruzione si trova in prossimità della zona in alto a sinistra del terzo carattere della Dicitura 2, la “S”, denominato Dettaglio 37 ed evidenziato in figura 62.


Figura 62 – I dettagli tipici della varietà D4

In Figura 62 è fatta una panoramica di tutte le sei caratteristiche tipiche della varietà in esame. Oltre alla 37 già descritta, sono di solito presenti un’interruzione della parte superiore orizzontale del terzo carattere della Dicitura 2, la “S” (Dettaglio 38), talvolta una piccola scalfittura del Segmento 3 dal lato esterno, in prossimità della parte sinistra del quinto carattere della Dicitura 2, la “A” (Dettaglio 39) e una leggerissima ammaccatura dal lato destro dello spigolo 3, congiunzione dei Segmenti 3 e 4 (Dettaglio 40). Questo spigolo assume una forma caratteristica come se fosse stato oggetto di un urto proveniente dal lato destro. Possono inoltre essere presenti altre micro-deformazioni quali una piccola falla sul segmento verticale del quarto carattere della Dicitura 2, la “T”, sul lato destro (Dettaglio 41) e alcune piccole falle a sinistra della quinta lettera della Dicitura 2, la “A”.

È interessante notare che il Dettaglio 37 è visibile anche nella porzione del francobollo inferiore all’esemplare #275s4 (quarto da sinistra del pezzo #275), di cui un estratto grafico è riportato in alto della Figura 62. Di questo francobollo è interamente visibile il Segmento 3 con la tipica interruzione diagonale tipica della varietà D4.

 

La varietà D6 (F12)

Descriviamo infine la varietà D6 in cui si presenta l’esemplare in basso della coppia del sei crazie seconda emissione #527 mostrata in Figura 51 e riportata nuovamente nella Composizione 5 di figura 63.


Figura 63 – La Composizione 5 formata dai pezzi della Collezione che portano la varietà D6

In Figura 64 è riportata la Mappa 5 per l’identificazione delle varietà della Composizione 5. In questo caso si è deciso di realizzare una rottura della simmetria nel posizionare i pezzi, ovvero anziché riportarli in modo che tutti i francobolli presenti nella varietà D6 giacessero su di una stessa linea, verticale ad esempio, gli esemplari #531 e #527b sono stati posizionati affiancati. Questa eccezione di composizione è stata voluta per mettere in evidenza una particolarità di cui parleremo in seguito in questo post.


Figura 64 – La Mappa 5, schema a blocchi per l’identificazione delle varietà presenti nei pezzi che formano la Composizione 4 di Figura 58

La varietà D6 è anch’essa facilmente riconoscibile dalla tipica interruzione del Segmento 3 della cornice esterna presente nella zona sinistra del sesto carattere della Dicitura 2, la “L”, indicato come Dettaglio 43 in figura 65. Si tratta di una interruzione più ampia di quelle viste in precedenza interessanti il Segmento 3. La sua forma è ben visibile nell’esemplare #527d dove, essendo il cliché più nuovo che negli altri tre casi, la stampa rende visibile la sua forma originale. Negli altri tre esempi, stampati in tirature più tarde, il cliché era più vecchio, probabilmente ossidato e la forma risulta molto più smussata e meno dettagliata.


Figura 65 – Dettaglio 43, ovvero l’interruzione del Segmento 3 in corrispondenza del sesto carattere (“L”) della Dicitura 2, tipico della varietà D6

 

Due gemelli “omozigoti +” D6

I francobolli #531 e #474b sono quelli che io chiamo “gemelli”. In realtà nella filatelia di Toscana per “gemelli” si intendono due francobolli dello stesso valore facciale, ma stampati su carta filigranata in diverso modo, onde verticali e corone. In quel caso in realtà i francobolli non sono gemelli, o meglio possono essere gemelli ma *eterozigoti” in quanto sono simili ma non perfettamente uguali. Nel caso in esame in questo paragrafo si parla invece di due francobolli esattamente identici, ovvero dello stesso valore facciale, stampati su carta filigranata nello stesso modo, con lo stesso tipo di inchiostro e nella stessa varietà. Questi sono effettivamente due francobolli gemelli “omozigoti”.


Figura 66 – I due francobolli gemelli #531 e #474b

L’esistenza di due francobolli “omozigoti” non è un caso raro nella filatelia di Toscana, altri esempi presenti in questa Collezione verranno mostrati in seguito in un post dedicato appunto al “grado di parentela dei francobolli granducali”.

I due esemplari sono posti uno accanto all’altro in Figura 66 per meglio esaminarne le similitudini. Entrambi i francobolli sono nella varietà D6, entrambi della seconda emissione ovvero stampati su carta filigranata con linee ondulate verticali, entrambi stampati con lo stesso tipo di inchiostro. Sono gemelli “omozigoti”, ma con un livello ulteriore di parentela, che la similitudine con gli esseri umani non permette di evidenziare. Questi due francobolli infatti provengono molto probabilmente dalla stessa tiratura effettuata con la stessa tavola di stampa e questo lo si può dedurre da almeno due caratteristiche:

 -          il fatto che entrambi i francobolli presentino a sinistra un esemplare stampato con lo stesso cliché. Il dettaglio 44 di Figura 67, infatti, una interruzione del Segmento 4 in basso all’altezza dell’Ornato 4, presente in entrambi i casi risulta pressocché identico, alla stessa altezza e con la stessa forma, che potrebbe appartenere al cliché portante la varietà F19

 -          il fatto che entrambi gli esemplari principali, quelli di Figura 66, furono stampati con lo stesso cliché per il tassello del valore, come si può vedere dai Dettagli 45 (forma con gomma bassa del carattere “6”), 46 (falla che congiunge il carattere “C” ed il Segmento 0), 47 (leggera deformazione del carattere “R”) e 48 (protuberanza in basso a sinistra del carattere “I”)


Figura 67 – Dettaglio 44, interruzione del Segmento 4 in basso in corrispondenza dell’Ornato 4, tipico della varietà F16 e i dettagli 45, 46, 47 e 48 che accomunano i tasselli del valore dei due pezzi gemelli #531 (in alto) e #527 (in basso)

La probabilità che due francobolli dello stesso colore, stampati sulla stessa carta, con lo stesso tassello del valore, realizzati con lo stesso cliché della vignetta e che abbiano a fianco un francobollo stampato con lo stesso altro cliché, che siano stati stampati dopo che la tavola di stampa sia stata smontata e rimontata mantenendo queste caratteristiche, è talmente infinitesimale che i due francobolli non posso che provenire dalla stessa identica tiratura effettuata quindi con la stessa tavola di stampa e quindi essere "gemelli omozigoti +". Come già detto, ritorneremo in futuro su questo concetto.

 

Continua …

In realtà, questo post ed il successivo sono da considerarsi come due puntate di un unico lungo post, ovvero sono da vedersi come uno la continuazione dell’altro. Il trait d’union è il pezzo #527, discusso in parte in questo post, in parte nel prossimo con le sue tre varietà visibili completamente o in parte.

 

P.S. Un Marzocco utilizzato in periodo di Governo Provvisorio

In Figura 68 è riportato il pezzo #319 nella sua interezza, sovracoperta di lettera da cui è stato preso l’omonimo pezzo mostrato in Figura 63 per illustrare la varietà D6. La missiva fu spedita da Livorno a Bologna nel Settembre del 1859, quindi in periodo di Governo Provvisorio di Toscana, iniziato di fatto il 28 Aprile dello stesso anno, dopo la fuga del Granduca Leopoldo II.


Figura 68 – Il 4 crazie della seconda emissione nella varietà D6 annullato con il datario circolare a banderuola in rosso di Livorno spedito con destinazione Bologna nel settembre del 1859 in periodo di Governo Provvisorio

Si tratta di un pezzo particolarmente interessante per questa Collezione in quanto raccoglie molte caratteristiche, quali il francobollo nella varietà D6, l’annullo rosso non deturpante, la firma del Conte Filippo Bargagli e rappresenta un esempio dell’utilizzo dei francobolli granducali in periodo di Governo Provvisorio, lasso di tempo che va da fine Aprile a fine Dicembre del 1859.

 


Commenti

  1. Perché le buste con affrancatura granducale in periodo di governo provvisorio sono particolarmente interessanti?

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  2. Ciao, se consideri che il periodo che va dall’inizio del Governo Provvisorio, in pratica il 28 Aprile 1859 a quando furono emessi i francobolli ufficiali di tale Governo, ovvero il primo di gennaio 1860, periodo in cui i francobolli utilizzati erano ancora quelli Granducali, è di 8 mesi, mentre il periodo Granducale in cui circolarono i Marzocchi fu di circa 97 mesi, ti rendi conto che il periodo di cui parliamo è molto breve e quindi le buste circolate in questo periodo sono circa tredici volte più rare degli altri. Sono buste che testimoniano di un periodo molto breve e particolare della storia postale toscana, quindi per rarità e testimonianza hanno in genere un valore maggiore. In realtà a volter entrare ancor più nel dettaglio potremmo suddividere il periodo di utilizzo dei francobolli granducali in tre periodi, ovvero quello del periodo granducale con francobolli su filigrana a corone, che sono circa 71.5 mesi, ovvero dalla prima emissione dell’aprile del 1851 fino a circa metà marzo del 1857, mi sembra che la prima data d’uso sia del 14 marzo, poi il periodo granducale emissione su carta filigranata con linee ondulate verticali, di circa 25.5 mesi ed infine il periodo di governo provvisorio che sono circa 8 mesi. Proviamo a ricapitolare con le percentuali:
    IGD 71.5 mesi (68%), IIGD 25.5 mesi (24%), IIGP 8 mesi (8%)
    Come vedi, se il valore va grosso modo di pari passo con la rarità, le prime emissioni in periodo di Granducato (IGD) sono le più abbondanti con un 68% di tempo di utilizzo, quelle con le seconde emissioni in periodo granducale (IIGD) sono stati utilizzati per il 24% del tempo totale di circolazione, mentre quelli della seconda emissione in periodo di Governo provvisorio (IIGP) utilizzati per l’8% del tempo.
    Tutto questo molto a spanne ovviamente, in un discorso molto generale, perché poi ci sono in realtà molti casi specifici che fanno eccezione.

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